I Sibillini piangono la scomparsa di Roberto Cupelli

di Nunzia Eleuteri

Buono, calmo, di poche parole, un grande lavoratore, marito e padre esemplare, sempre disponibile ad aiutare gli altri. Emergono solo caratteristiche positive ricordando Roberto Cupelli.

La notizia della sua improvvisa e prematura scomparsa, questa mattina, ha lasciato l’intera comunità di Amandola e dei Sibillini nel più assoluto sconforto.

Classe 1957, Roberto Cupelli aveva da poco raggiunto il meritato traguardo della pensione. Ne era contento, voleva godersi la sua famiglia, il suo nipotino, la agro e i suoi amici ma il fortuna non ha assecondato le sue aspettative. Un malore lo ha colpito non lasciandogli speranza e strappandolo ai suoi cari in appena due giorni.

Conosciuto e apprezzato da tutti per il suo grande cuore, Roberto ha svolto il suo lavoro di carrozziere e soccorso stradale per decenni. Di giorno e di notte, con la pioggia, neve o ghiaccio, ha servito Amandola e decine di paesi dei Sibillini offrendo un’assistenza che è andata sempre oltre il dovuto. Persone come lui non possono che lasciare ricordi indelebili.

Lo piangono l’anziana mamma, l’amata moglie Emanuela, il figlio Paolo, il nipotino Michele, la nuora, il fratello Fabrizio, la cognata e con loro l’intera comunità amandolese.

La salma è stata trasportata questa mattina dall’ospedale di Fermo all’obitorio di Amandola, presso la Rsa in via Cesare Battisti dove parenti ed amici potranno salutarlo per l’ultima volta. I funerali saranno celebrati domani, venerdì 5 gennaio, alle ore 14:30 nella chiesa del consacrato Antonio di Amandola.

Riposa in pace, Roberto.

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