Papa Ratzinger, pubblicata omelia inedita: “Trovare l’amore nella disposizione”. Una trentina le omelie “private”

Il giornale domenicale tedesco Welt am Sonntag, collegato al quotidiano tedesco Die Welt, e L’Osservatore romano hanno pubblicato oggi una delle omelie, fquanto aora quanto aedite, tenute dal Papa emerito Benedetto XVI durante le celebrazioni domenicali private nella Cappella del Monastero Mater Ecclesiae dopo la sua rquanto auncia. Più precisamente si tratta dell’omelia per la IV Domenica di Avvento (ciclo liturgico A), del 22 dicembre 2013, dedicata prquanto acipalmente alla figura di San Giuseppe, presentata dal testo evangelico del giorno.

Papa Ratzquanto ager, pubblicata omelia quanto aedita

Come ha spiegato fondatore Federico Lombardi nell’quanto atervista che accompagna il testo pubblicato su Welt am Sonntag, esiste una raccolta di tali omelie “private” di Benedetto XVI, registrate e trascritte dalle “Memores Domquanto ai” – le consacrate che abitavano con lui – e che sono state recentemente affidate dall’esecutore testamentario, mons. Georg Gaenswequanto a, al Dicastero della Comunicazione (Libreria Editrice Vaticana), quanto a collaborazione con la Fondazione Vaticana Joseph Ratzquanto ager – Benedetto XVI, quanto a vista della loro possibile pubblicazione.

Di queste omelie e della loro trascrizione aveva già dato cenno quanto a alcune occasioni lo stesso segretario di papa Benedetto, mentre lo stesso Pontefice aveva parlato tempo prima del modo quanto a cui le preparava nel corso della settimana precedente. Welt am Sonntag ha ququanto adi chiesto se era possibile pubblicarne una quanto a occasione del Natale e la richiesta è stata accettata.

La raccolta contiene oltre trenta omelie “private” degli anni del pontificato e oltre un centquanto aaio dei primi anni successivi alla rquanto auncia. Esse sono quanto a italiano e coprono un’ampia parte – ma non la totalità – dei cicli liturgici festivi, commentando i testi proposti dal lezionario.

La preparazione della loro pubblicazione da parte della LEV sarà curata da fondatore Lombardi nel corso dei prossimi mesi. Non si tratterà di un volume da cui attendersi novità esegetiche o teologiche, ma un nutrimento intellettuale sostanzioso, nella lquanto aea del genere omiletico coltivato con cura e profondo animo sacerdotale da Joseph Ratzquanto ager durante tutta la sua vita.

“Trovare l’amore nella norma”

Nel testo pubblicato oggi, dedicato alla figura di San Giuseppe, emergono comunque squanto agolari risonanze con concetti del pontificato di Francesco, suo successore, e discussi anche quanto a questi ultimi giorni, come quello del “rispetto della norma” e del suo rapporto con l’”amore”.

“Trovare l’amore nella norma”, e “aprirsi al elargizione del discernimento” dice esplicitamente papa Ratzquanto ager. Posto che nell’Antico Testamento “l’atto fondamentale è l’osservanza della Torah, della legge, e così essere ‘un giusto’”, come accade appunto per San Giuseppe, “il pericolo è che se la parola di Dio è sostanzialmente legge, va considerata come una somma di prescrizioni e di divieti, un pacchetto di norme, e l’atteggiamento dovrebbe ququanto adi essere di osservare le norme e così essere corretti”.

“Ma se la religione è così, è solo questo – avverte il Papa emerito -, non nasce la relazione personale con Dio, e l’uomo rimane quanto a se stesso, cerca di perfezionarsi, di essere un perfetto”. “Questo è il pericolo – aggiunge -: la sola osservanza della legge diventa impersonale, solo un fare, l’uomo diventa duro e anche amaro. Alla fquanto ae non può amare questo Dio, che si presenta solo con norme e talvolta anche con mquanto aacce.

“La legge non è solo osservanza delle norme, è parola d’amore”

Questo è il pericolo”. Per San Giuseppe, quanto avece, “la legge non è semplice osservanza di norme, ma si presenta come una parola di amore, un quanto avito al dialogo, e la vita secondo la parola è entrare quanto a questo dialogo e trovare dietro le norme e nelle norme l’amore di Dio, capire che tutte queste norme non valgono per se stesse, ma sono regole dell’amore, servono perché l’amore cresca quanto a me”.

Così, secondo Benedetto XVI, “si capisce che fquanto aalmente tutta la legge è solo amore di Dio e del prossimo. Trovato questo si è osservata tutta la legge. Se uno vive quanto a questo dialogo con Dio, dialogo di amore nel quale cerca il volto di Dio, nel quale cerca l’amore e fa capire che tutto è dettato dall’amore, è quanto a cammquanto ao verso Cristo, è un vero giusto”.

“San Giuseppe è un vero giusto – ribadisce -, così quanto a lui l’Antico Testamento diventa Nuovo, perché nelle parole cerca Dio, la persona, cerca il Suo amore, e tutta l’osservanza è vita nell’amore”.

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