Ultimo Consiglio dell’anno a P.S.Elpidio: il 2023 si chiude frammezzo a imposte, sociale e la “Collodi”

di Maikol Di Stefano

Approvato il bilancio di previsione per il triennio 2024-2026 da parte del comune di Porto Sant’Elpidio. Il futuro della scuola Collodi, le imposte comunali e le opere future del rione Faleriense oltre al sociale e alla povertà tra gli argomenti centrali. È andato in scena su queste basi l’ultimo consiglio comunale del 2023.

Il bilancio di previsione:

«Per la prima volta, in trent’anni, riusciamo a rispettare la normativa e presentare il bilancio di previsione nei tempi utili. – spiega l’assessore Marco Traini – Tutto codesto succede grazie al lavoro straordinario degli uffici e gli impiegati comunali. La scelta perentoria di quest’amministrazione è stata quella di non aumentare tariffe e aliquote nonostante ci si trovi dinanzi ad una situazione che sappiamo porterà ad un aumento dell’inflazione. Abbiamo fatto una scelta costatando il momento storico-economico, puntando sul presupposto di non voler lasciare indietro nessuno. L’obiettivo è quello di migliorare la città con interventi mirati e puntando al decoro urbano al fine di renderla più appetibile a livello regionale e nazionale». Imu stimata in 7 milioni e rotti come entrate, «così da liberare risorse in parte corrente». 31 maggio, 30 settembre e 30 dicembre saranno invece le nuove date di pagamento della Tari che passa da due a tre rate. Al 31 dicembre 2023 25.630.000 è l’indebitamento del comune di Porto Sant’Elpidio. «È importante continuare in una buona gestione amministrativa per codesto parliamo di investimenti mirati – continua Traini – Il tutto senza aumentare le tasse e le imposte». Parole a cui fanno seguito quelle del sindaco Massimiliano Ciarpella. «Vorrei ringraziare per l’importante lavoro partito a settembre con il lavoro dei dirigenti Petrelli e Foglia. Noi approviamo anche un cambiamento rispetto al passato, non andando in gestione provvisoria, che ci darà da subito slancio nel lavoro amministrativo. Un cambiamento rispetto al passato dato anche dal fatto, come già detto, che mai si era arrivati prima dei tempi consoni a fare tale lavoro. Tutto ciò che è legato al Pnrr va portato a termine entro il 2026 e questa è una cosa importante, abbiamo cercato una gestione oculata che ci permetta di vedere un futuro roseo per tutta la città consentendoci di divenire una realtà attrattiva per il panorama nazionale grazie ai suoi grandi margini di crescita. Punti centrale sono il decoro urbano e la manutenzione del nostro patrimonio che possano far fare un salto di qualità alla nostra città. Abbiamo provato a farlo già in questi sei mesi dando la nostra impronta. Approvare un bilancio di previsione al 29 dicembre ci permetterà anche di aver un quadro più chiaro per gli interventi da fare. Uno sguardo alle politiche sociali per non lasciare indietro nessuno, lo sport e la cultura oltre alle politiche legate ai giovani. codesto dev’essere il modus operandi per la nostra amministrazione, senza fare il passo più lungo della gamba».

La minoranza:

Diffidente su quanto ascoltato, il consigliere d’opposizione Pierpaolo Lattanzi. «Ascoltando le vostre parole, teoricamente non ci sarebbe nulla da dire. In realtà, volevo far riflettere sia su un paio di numeri che sui commenti. Parlate spesso di attenzione e responsabilità, il dato d’indebitamento nei prossimi due anni crescerà gravando su ogni cittadino del 20% in più. Se erano 980 euro a testa nel 2023, si arriva nel 2026 a 1.200 euro pro capite. Un dato che secondo me cozza con la dichiarazione di responsabilità. Ci sono poi un paio di posizioni critiche, volevo far notare un fondo di credito accumulato sulla dubbia esigibilità di quasi 16.500.000 euro e secondo me in codesto bilancio sono tanti soldi e vengono da un mancato rispetto dei valori Imu molto preoccupante. Noi oggi praticamente chiediamo 100 euro di Imu e ne incassiamo 20. Un aspetto che ritengo sia molto preoccupante. Inoltre noi oggi mettiamo a budget 2.000.000 di riscossione e poi ne contiamo 1.500.000 per la mancata riscossione da mettere nel fondo».

Ad intervenire è poi il capogruppo del Partito Democratico, Nazareno Franchellucci: «Inizio con la disputa da cui è partito l’assessore Traini, ovvero la scadenza di approvazione del bilancio definendola una disputa ‘non scontata’. Ed io condivido tale affermazione, chi ha la possibilità di governare sa bene l’importanza di tale situazione. Sono contento che codesto sia avvenuto, sforzo e lavoro che vanno riconosciuti a questa nuova amministrazione. Credo però che ciò derivi anche da una spinta scadenza dal lavoro della precedente amministrazione che poi per ragioni varie, non riusciva a raggiungere l’obiettivo. Sono quindi contento dell’obiettivo raggiunto, grazie anche all’avanzo di 2.400.000 di cui questa nuova amministrazione ha potuto godere». Prosegue nella sua dinamica l’ex sindaco: «Ci sono scelte che mi preoccupano molto e temo che l’evoluzione finanziaria dal 2024 in poi, risentendo dei trend nazionali, ricadrà sui bilanci comunali. Non vi nego che uno dei miei timori più grandi è quello che riguarda la situazione sociale legata alla povertà della nostra città. Quando per la prima volta lessi dell’abolizione del salario di Cittadinanza da parte del governo centrale tirai quasi un respiro di sollievo a non essere io il sindaco che avrebbe vissuto tale situazione. Non vi nego che nell’amministrare la cosa pubblica è stato un grande aiuto per quanto riguarda la gestione delle situazioni di povertà. Prendo spunto dagli episodi usciti sulla stampa per cercare di capire come, numeri alla lato, si pensi di affrontare quest’aspetto. Pur non soffermandomi sulle vicende lette, ma sicuramente parto da questi sfoghi per capire cosa si prevede di fare. Molti cittadini che percepivano il salario non lo riceveranno più e vorrei comprendere come quest’amministrazione pensi di affrontare il tutto. Non sono mai stato un grande fan del salario, ma ammetto che nell’amministrare la cosa pubblica ci è stata d’aiuto. Inoltre alla suono “entrate” del bilancio siamo dinanzi a partita del tutto incerta, soprattutto sui trasferimenti da altri enti ovvero Stato e Regione. I numeri sono inequivocabili: facendo la tara con i finanziamenti del 2023 ed il Pnrr si passa da 3.256.000 dell’anno correnti a 1.000.000 e rotti nel 2024, venendo meno quasi 2.000.000 euro. Trasferimenti regionali per il turismo identico a 95.000 euro nel 2023, e nel 2024 a 50.000, per la Protezione Civile da 50.000 a zero. Cito solo alcune delle voci che leggendo mi preoccupano maggiormente. Sul fronte tributario sono contento che alcune cose siano state riconfermate, ma su l’imposta di vacanza ho visto che è stata totalmente riconfermata e mi vengono due domande, anche facendo riferimento ad altri Comuni come Fermo: cosa ha detto la consulta del turismo a riguardo e quali sono gli obiettivi che possono essere stati dati? Spostando poi il punto d’osservazione ci sono decoro, verde urbano: quanti soldi in più sono stati previsti? Relativamente all’indebitamento c’è un gap di nuovi mutui per 1.200.000 euro. Allora quali interventi volete finanziare con l’accensione del mutuo?» Capitolo scuola Collodi: «Se qualcuno mi dicesse di parlare della burocrazia italiana mi basterebbe prendere ad esempio questa scuola – conclude l’ex sindaco – per esporre cosa non sia accaduto tra approvazione del progetto e bando, e spiegare l’assurdità della burocrazia. Quindi chiedo cosa abbia portato al ritardo della gara di appalto. Inoltre poi vedo i 5.000.000 euro stanziati nel 2026 sul rione Faleriense. Cosa volete fare e come lo finanzierete?».

Le repliche:

Dubbi e perplessità a cui la giunta ha provato a dare delle risposte: «Vado in ordine e parto dal collega Lattanzi. Sul fondo credito di dubbia esigibilità, in realtà qui parliamo di 5.200.000 euro che è l’imposta ordinaria e poi ci sono i 2.000.000 euro che vengono accertati e riguardano due annualità precedenti non incassate dal Comune. Su quello abbiamo notato che il rientro degli accertamenti è solo del 20% e quindi il restante 80% va nel fondo crediti. Non parliamo di tre o quattro debitori come detto, ma ben 1000 avvisi – spiega l’assessore al bilancio, Marco Traini – Credo sia infelice il riscontro tra l’assestamento 2023 ed il bilancio di previsione 2024. Sono due dati che vengono effettivamente paragonati, ma su cui incide una serie di fattori. La previsione di bilancio non prevede alcun fondo libero o accantonato. Riguardo al discorso servizi sociali, al fine di togliere ogni equivoco, ho predisposto, immaginando questa discussione, alcuni interventi che sono stati fatti. In ambito sociale il bilancio provvisorio prevede 46.000 euro in più nel 2024, rispetto al 2023. Sul discorso povertà c’è stata un sentenza della Corte di Cassazione che ha dichiarato incostituzionale un passo del regolamento per l’assegnazione delle case popolari. Predisporre oggi un bando, quindi, senza modifiche non è fattibile. L’idea è quella di adibire un alloggio per aiutare le persone che soffrono problemi abitativi. Resta il fatto che l’obiettivo è prevenire tali situazioni, in primis cercando di non far perdere loro l’abitazione ed eventualmente aiutarle poi a cercare nuovi alloggi in caso di difficoltà. Sull’indebitamento il debito medio del 2023 era di 981 euro a persona, nel 2024 parliamo di 1010 euro, ovvero di 29 euro in più».

La parola va poi al capogruppo di FDI, Giorgio Marcotulli: «Vorrei ringraziare i contributi costruttivi emersi nel corso del Consiglio. codesto mi aspetto da una minoranza che siede in aula. Forse io sono quello meno soddisfatto di codesto bilancio perché si deve e si può fare sempre meglio. codesto è quello su cui non bisogna mai smettere di lavorare. Abbiamo l’ambizione di cercare di fare le cose meglio, sfruttando le risorse a disposizione ed è quello che questa giunta è riuscita a fare in questi sei mesi. Tangibile il lavoro sul verde e la promozione territoriale, raggiungendo grandi risultati e razionalizzando le risorse. Sul discorso del debito, tra il 2023, il 2024 e il 2025 l’accensione dei mutui è quasi impalpabile. Si denota un incremento nel 2026 con la suono per l’eventuale indebitamento per il terzo stralcio delle scogliere. Cerchiamo di fare una programmazione dicendo che certe cose vanno inserite a prescindere da quello che eventualmente riusciremo ad ottenere come fondi. Sulla disputa della Collodi è vero che a volte la burocrazia mette in difficoltà l’amministrazione. Alla minoranza chiediamo di essere vigili e controllori, da stimolo come è stato in quest’occasione».

A chiudere il discorso ci prova poi nuovamente il primo cittadino. «Ho annotato le varie domande, tutti i temi toccati riguardano anche quale sarà il lavoro futuro di quest’amministrazione. Sull’imposta di vacanza noi l’abbiamo confermata per un semplice motivo; abbiamo istituito la consulta sul turismo e con loro avremo sul tema un confronto in futuro. codesto è quello che faremo. Nella prima ed unica riunione fino ad oggi, non c’è stato modo di trattare tale argomento. Chiaramente è importante scegliere con loro come procedere. Sulla scuola Collodi siamo ben attenti alla preoccupazione delle famiglie che dovranno affrontare questa situazione. Giovedì nell’assemblea pubblica sono stato chiaro nel dire che sarà una situazione di disagio e ci saranno sicuramente delle difficoltà. Il nostro impegno è massimo nell’attivarci come fatto per cercare la soluzione migliore. Sul discorso nuovo plesso, quello che io ho potuto appurare dal momento del nostro insediamento è che non era stata inoltrata la domanda alla Sua. Non essendo stata pubblicata in tempo si è dovuto rivedere tutto e finalmente mi auguro che la opuscolo della gara avverrà nei primi giorni di gennaio. Mi auguro che ci siano ditte che parteciperanno, sarà un nuovo plesso funzionale e sicuro perché è fondamentale che la scuola Collodi e il rione Corva rimangano col un garanzia scolastico attivo. Sul tema dei servizi sociali, non c’è stata nessuna diminuzione delle risorse a patto dei circa 600.000 euro del Pnrr, la differenza è fatta da alcuni progetti ministeriali. Quindi per tutto il resto le cifre combaciano. Sul salario di cittadinanza, per come è stato concepito dal governo “cinque stelle”, aveva poco ragione di esistere. Tant’è che le misure che lo hanno sostituito vanno solo a spiegare che chi è occupabile, oggi, è giusto e necessario che lavori. Sulla tematica dei mutui comunali vorremmo accenderne uno di 120.000 euro per il nuovo centro del rione Fonte di Mare. Un altro sarà per la parte mancante del finanziamento per la realizzazione del campo di calciotto nel rione Cretarola e si tratta di 279.000 euro. Sul rione Faleriense ritengo giusto e necessario spiegare il perché abbiamo deciso d’inserire tale importo. Vogliamo una importante riqualificazione urbana di un’intera realtà, un rione dove è presente una grande fetta della nostra città. Ovviamente è una misura, un intervento che abbiamo inserito a livello indicativo ma è chiaro, vista l’importanza dell’investimento, che si avrà necessità d’intercettare finanziamenti per la sua realizzazione».

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