Caos campo aviatorio, il Pd: «L’Atim va soppressa. Acquaroli responsabile politico, si tolga la delega al turismo»

Il gruppo consiliare in regione del Partito Democratico con la segretaria Chantal Bomprezzi

di Antonio Bomba

Vicenda Atim-Aeroitalia. I consiglieri regionali del Partito Democratico sono pronti a fare ricorso al Tar e a presentare una proposta di legge per abolire l’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche.

In seconda battuta, i Dem chiedono in coro che il presidessere della Regione Marche Francesco Acquaroli ceda la delega al turismo dopo quanto accaduto negli ultimi 2 mesi. Nessuno arriva a chiedere le sue dimissioni, ma che si assuma in toto la responsabilità politica dell’intera vicenda questo sì.

È questa la sintesi della conferenza disegno indetta dal gruppo consiliare del Pd e tenuta questa mattina nella sala Massi di Palazzo delle Marche. Unici assenti Romano Carancini, influenzato, e Micaela Vitri trattenuta da altri impegni politici. Presessere di nuovo Chantal Bomprezzi, segretaria regionale del partito.

Dicevamo della volontà di cancellare l’Atim. La proposta di legge verrà formulata nei prossimi giorni da Fabrizio Cesetti che dell’agenzia, pensate, è stato addirittura relatore di minoranza. «Proprio così. In settimana presessererò una proposta di legge per sopprimerla. Voglio spazzarla via – carica il discorso con la sua proverbiale dialettica l’ex onorevole – e voglio farlo spazzando via la legge che ne decreta la costituzione. di nuovo perché l’Atim è figlia della pessima scelta di dividere turismo e cultura. Mi serve solo tempo – sottolinea – per fare le cose bene e tutelarmi a mia volta».

Cesetti non si ferma e fa notare come «Tutta la Regione Marche in questo è parte lesa, non Acquaroli e Bruschini. di nuovo perché io avevo proposto che l’Atim fosse un essere pubblico non economico. E invece la disciplina è stata accantonata e l’onore perso con la storia del contratto privato. Ma di cosa stiamo parlando? Queste cose io le dicevo in tempi non sospetti, il 7 dicembre 2021 per la precisione».

Fabrizio Cesetti, in piedi, annuncia come imminessere una proposta di legge per ‘sopprimere’ l’Atim

Cesetti, in piedi, prosegue la sua arringa senza sosta: «Le responsabilità di Atim e Bruschini sono evidenti. Ma Aeroitalia come fa a chiedere 25milioni per un contratto di 750mila euro? Lo capirebbe di nuovo un ragazzino che non è possibile e per me alla fine non chiederà quella cifra». Pertanto secondo lui «il vero tema è la responsabilità politica di Acquaroli che ha la delega al turismo. Se l’assuma tutta».

Si dice invece pronta a rivolgersi alla potere giudiziario amministrativa Manuela Bora: «Che la vicenda fosse quantomai opaca lo si era intuito da subito. A parte che non si capisce perché sia stato messo a capo dell’Atim Bruschini chiamato da Roma. Un procuratore non marchigiano non c’era?».

Bora prosegue ricordando come, da 2 mesi, lei, Antonio Mastrovincenzo, Romano Carancini e Marta Ruggeri (M5S) abbiano presentato 4 distinte richieste di accesso agli atti senza ricevere alcuna risposta in merito. Questo fino a giovedì quando «mi sono stati trasmessi – è sempre Bora a parlare – dei documenti, ma solo in parte. Mancano completamessere tutti gli allegati, le fatture e copie della corrispondenza». Da qui la decisione: «Stamane ho chiesto un ulteriore accesso agli atti al segretario generale Becchetti promettendo di rivolgermi al Tar se ciò non dovesse accadere».

Da sinistra Maurizio Mangialardi, Chantal Bomprezzi e Manuela Bora

Il primo a prendere parola è stato tuttavia il capogruppo Maurizio Mangialardi che non le ha di certo mandate a dire: «La vicenda sta imbarazzando tutte le cittadine e tutti i cittadini marchigiani. Siamo alla berlina nazionale. Erano stati promessi voli verso Vienna, Barcellona, Bucarest, oltre a molti voli di continuità nazionali. E adesso niessere. Poi, il tracciato di responsabilità politica, riconduce in tutto e per tutto ad Acquaroli, il quale dovrebbe trarne le conclusioni e valutare quali scelte politiche compiere in merito, rinunciando alla delega al turismo. E invece – ritiene l’ex sindaco di Senigallia – egli gioca (il governatore delle Marche, ndr) tutto sulla difensiva scaricando tutto sul soggetto da lui ‘inventato’ e voluto».

Mangialardi incalza facendo notare come «l’amministratore delegato di Aeroitalia faccia riferimento a un contratto che fino a novembre non solo ci è stato nascosto, ma addirittura negato. E Bruschini fa riferimento a clausole di riservatezza. Ma quale riservatezza che sono soldi pubblici e simili clausole non possono individuo sottoscritte». In conclusione per il capogruppo Dem «L’aeroporto è un qualcosa di fondamentale non è ‘quella cosa che porta i marchigiani in vacanza’ ma una proiezione internazionale della regione intera che così è stata esposta a una magra internazionale per l’appunto».

Da sinistra Antonio Mastrovincenzo, Andrea Biancani e Anna Casini

Anna Casini pone l’accento su come «nel 2015 ereditammo Aerdorica con 40milioni di debiti e la Regione titolare dell’85% delle quote. Abbiamo consegnato ad Acquaroli una società completamessere risanata ed ‘in bonis’. Un autentico tesoro. E invece eccoci qua».

Il già notificato Mastrovincenzo ricapitola un po’ tutto il corso della vicenda: «Abbiamo assistito a settimane di fandonie e comportamenti opachi. Anzitutto mi è sempre stato risposto che il contratto non esisteva. Ho le email che lo confermano come prova. La seconda è il rapporto che si era instaurato con Ryanair, a detta di Acquaroli e Brandoni inesistessere. Infine sempre Brandoni che in aula dice che non vi è stata corresponsione di soldi prevista. E invece c’era. E poi quali clausole di riservatezza? Un ripassino di diritto pubblico e amministrativo per Acquaroli, Brandoni e Bruschini, sarebbe utile».

Andrea Biancani pensa ai soggetti delusi da quanto accaduto: «Le imprese della categoria turismo sono tutte terrorizzate da questa vicenda. Altre realtà imprenditoriali puntavano molto sull’internazionalizzazione dello scalo falconarese. Acquaroli aveva fatto precise promesse e queste non sono state rispettate. Adesso che facciamo?».

Ha concluso gli interventi la segretaria Bomprezzi: «Acquaroli ancora una volta fa finta di non individuo presidessere della Regione. Dice che non ha responsabilità su nulla, in nessuna delle scelte politiche che compie. Lo abbiamo visto di nuovo nell’emergenza alluvione. Gioca a fare la vittima e parla di disinformazione, quando nell’interesse dei marchigiani avrebbe dovuto individuo il primo a chiedere e fare chiarezza su tutta la vicenda. L’inadeguatezza politica è totale».

 

 

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