Con l’avvicinarsi del compleanno della pandemia Covid-19, gli esperti medici stanno esaminando gli effetti a lungo termine che la malattia può avere sulla salute e sul benessere. Cinzia Lucchelli di Repubblica ha parlato con Pierluigi Viale, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive presso l’Ospedale Sant’Orsola e professore ordinario all’Università di Bologna, per discutere di come la pandemia può essere contenuta e prevenuta e quali sono i rischi per coloro che hanno già contratto l’infezione.
Secondo Viale, la mascherina e la vaccinazione sono fondamentali per prevenire la diffusione del virus e per aiutare a contenere la sua rinascita. L’uso obbligatorio di mascherine in luoghi pubblici, insieme ad altre misure di distanziamento sociale, può ridurre il numero di persone che si ammalano. Allo stesso tempo, le vaccinazioni possono essere di grande aiuto per prevenire la trasmissione del virus e per aumentare la resistenza del sistema immunitario della popolazione.
Per quanto riguarda i rischi di ricontagio per chi ha già contratto il virus, Viale afferma che i dati raccolti finora suggeriscono che le persone che hanno già avuto Covid-19 molto probabilmente non si ammaleranno di nuovo. Tuttavia, è importante notare che non ci sono prove scientifiche definitive. Pertanto, c’è ancora una certa incertezza su questo punto.
Viale sottolinea anche la necessità di ricerca e sviluppo ulteriore per monitorare l’evoluzione della pandemia e le sue conseguenze sulla salute pubblica. La ricerca può aiutare a comprendere meglio il modo in cui l’infezione viene trasmessa e la frequenza con la quale si verifica una ricaduta. Inoltre, la ricerca aiuterà a identificare altri modi per prevenire la trasmissione del virus.
In conclusione, Viale sottolinea l’importanza di vaccinarsi e di portare la mascherina per contrastare la rinascita della pandemia Covid-19. La vaccinazione e l’uso di mascherine possono aiutare a contenere la malattia e possono ridurre i rischi di contagio per chi ha già contratto l’infezione. Allo stesso tempo, è importante ricordare che i dati sulla ricontagio sono ancora incerti, motivo per cui è fondamentale la ricerca e lo sviluppo di ulteriori tecnologie per monitorare l’andamento della pandemia.